Il leader di Italia Viva ha annunciato via Facebook la raccolta firme per abolire il reddito di cittadinanza.
Matteo Renzi lancia la raccolta di firme per il referendum sul reddito di cittadinanza. Il senatore fiorentino si è più volte scagliato contro il provvedimento grillino, anche ultimamente alla convention della Lega, presenza per cui ha ricevuto molte critiche. Il leader di Italia viva ora annuncia tramite Facebook che dal 15 giugno partirà la raccolta firme.
«Vogliamo abolire il reddito di cittadinanza e come previsto dalla legge dal 15 giugno partirà la raccolta ufficiale di firme. Ma vogliamo soprattutto cambiare il mondo del lavoro per i più giovani» ha scritto l’ex premier. Anche il presidente di Italia Viva Ettore Rosato sempre via Fb ha ribadito: «Dal 15 giugno partiamo per la raccolta di firme per l’abolizione del reddito di cittadinanza. Strumento sbagliato, va riscritto tutto. Siamo al paradosso che spendiamo un sacco di soldi ma ci sono poveri senza aiuto, disoccupati senza proposte di lavoro, aziende senza lavoratori, più lavoro nero. Ci vogliono più soldi per la lotta alla povertà, risorse direttamente alle aziende che assumono, più soldi in busta paga a chi lavora».
Da Renzi a Calenda: la sinistra contro il reddito di cittadinanza
Il provvedimento del reddito di cittadinanza dei 5stelle è stato fortemente criticato non solo da Matteo Renzi ma anche da Carlo Calenda, che lo ha definito una “iattura per il Sud” ma anche da esponenti del Pd che ritengono questo strumento, per come è stato concepito, folle. “Inutile continuare a negare che il reddito di cittadinanza del governo gialloverde, per come è stato concepito, è stata una follia, come lo è stata Quota 100 per la casse dello Stato”. Aveva scritto così qualche settimana fa il senatore Pd Dario Stefano, presidente della commissione Politiche Ue a Palazzo Madama.